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Un'altra lacrima

13 marzo 2005

Quando è nata questa iniziativa, Francesca era la vittima più recente di unabomber e la speranza era che fosse l'ultima, che l'impegno della polizia e lo sdegno popolare avrebbero portato alla fine di un incubo durato tanti anni.
Così purtroppo non è stato e dopo quasi due anni il bombarolo del nordest è tornato a colpire. Ha ferito un angelo, in un luogo sacro.

Non ci sono parole per commentare lo sgomento e l'angoscia per una piccola vittima che in queste ore sta vivendo lo stesso dramma che due anni fa affrontò Francesca.
Ospedale, ferite, dolore, paura. E' inumano e terribile guardare al suo futuro che la porterà alla ricerca di una normalità e una serenità di colpo tanto lontane.

E tutto questo perché? Sarebbe facile cercare le cause, incolpare chi non l'ha saputo ancora individuare o magari il regista di una fiction TV che ha deciso di giocare con un caso ancora aperto, forse stuzzicando la mente malata di chi odia a tal punto l'essere umano da lasciarlo in lacrime e sanguinante in una chiesa.

Sarebbe facile, si diceva, ma non è mai stato il fine di questa iniziativa soffermarsi sui comportamenti di unabomber. A noi interessa solo unirci nella speranza, e per chi crede, nella preghiera verso il buon Dio, affinché anche una sola lacrima sia risparmiata agli innocenti coinvolti in questi tragici eventi. La bimba ferita oggi, così come Francesca, sarà circondata dalle nostre preghiere e siamo certi di parlare a nome di chi fino a oggi ha partecipato a "Una speranza per Francesca" nel decidere di estendere idealmente il fine dell'iniziativa di speranza e preghiera a tutte le vittime di unabomber, passate e presenti, nella speranza che non ve ne siano altre.

Lo staff dell'iniziativa di pubblica solidarietà
"Una speranza per Francesca".

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