Le filastrocche di Lucia Bellezza

Il tuo mondo

30 aprile 2004

Io pensavo di spedire a francesca una filastrocca per ridipingere il mondo a colori...
E' lunghetta ma l'ho scritta pensando a una bimba che è stufa della monotonia di una Terra così bruttina...

Ti abbraccio fortissimo bellissima principessina e tieni su il nasino che nel cielo compare l'arcobaleno per farti sorridere!
Principessina ecco la tua filastrocca...pensa è proprio tutta tua; nessuno la conosce...
Sorridi più che puoi e lascia che la fantasia voli libera tra le morbide nuvolette e il cielo stellato...vedrai com'è bello l'arcobaleno dei tuoi sogni!

Sognano i più piccoli
d'avere pochi spiccioli
per farsi un bel regalo,
e pure io mi calo.

Immagino il mio mondo,
non sempre così tondo,
a volte un po' sbilenco
di forme c'è un elenco:
un prisma trapezoidale,
un cono con base ovale
oppure, sentite questa,
una piramide senza testa;
essendo, per chi sogna,
il Vertice una rogna!

Navigar con la fantasia
è proprio la mia mania.
Qua giù s'usa la rete
per giunger a nuove mete
io, invece, clicco le ciglia
e, in un lampo, tiro le briglia
del mio bel destrier alato
che l'immagino maculato.

Ma, caspita il progresso,
che strano pallino ossesso
e questa tecnologia.
è proprio una malattia!

Siccome io sono a spasso,
e qua giù tutto è un salasso,
penso solo all'essenziale,
decisamente a ciò che vale.
e quindi alla famiglia
ahi.c'è odor di parapiglia.

Papà, che è un impiegato
davvero appassionato,
ha scariche le pile
sicché torna all'ovile,
e, sull'uscio della soglia,
varie missive sfoglia:
bollette da pagare,
scheda del cellulare,
la tessera del bus,
porzione di cous-cous,
il pranzo di quel break
anziché il solito snack.

Che stress tanti problemi!
alcuni molto scemi:
i jeans senza la firma,
di cose la tal risma,
altri complicati,
dall'uomo fomentati,
innescano veleni
tra popoli un po' ameni.

Ma, suvvia, bando le ciance!
si colorano le mie guance
e un radioso sorriso
mi compare sul viso.

Io sono una pittrice,
di messaggi rivelatrice,
mi domando, ad esempio,
"Non vi sembra uno scempio
che il magnifico Stivale
non contempli alcun rivale?"

Senza avere preconcetti,
poiché i sogni son sempre schietti,
puri, semplici e leali,
quindi, ahimè, proprio irreali,
vorrei dare la gran svolta:
ogni Nazione capovolta.
un aspetto più originale
ispirato a un animale.
e, guardandomi intorno,
ridisegno il contorno
di un solare Paese
che rivela sorprese.

In sella al mio destriero,
che ha portamento fiero,
sorvolo la grande Africa
e cancello il colore paprica
che macchia parecchi corpi
di adulti e bimbi storpi.

Stempero mille colori,
una pioggia di petali e fiori,
distese di praterie,
con orti e fattorie,
frutteti in quantità.
elimino la povertà.

Sul confin tiro la barra,
ho un'idea ben più bizzarra.
"Che vi par di una giraffa
o uno scimpanzé che tutto arraffa?"
La giraffa, alta e snella,
allungandosi, betulla spella;
è elegante e raffinata
mi sa, nobile di casata!
Pel suo manto vellutato
grano fitto m'è balenato;
opulenza, sole, luce.
Urca.quanta gioia scuce!

Se l'Africa le somigliasse,
che rivalsa su altre masse
d'informi Continenti
d'aspetto un po' scadenti!

Sicché, pennello all'ingiù,
senza pensarci più su,
opero il cambiamento
e l'esito è un ver portento!

Preferisco, lo scimmiotto,
inserirlo in altro lotto.

A tal proposito,
se alzo il gomito
e il mio sguardo va un po' più a destra,
le nuvole svelano altra finestra:

Il Medio Oriente
è sconvolgente:
ci vuole più di un ritocco
e le maniche mi rimbocco.

Crucciata m'arrovello,
s'aggroviglia il mio cervello
che è simile a un gomitolo
i cui fili sono un capitolo.
adesso la Geografia
è scivolato via.
e, lungo le mie maniche,
trasporta molte taniche
di colori sfolgoranti
dalle tonalità sgargianti!

Voglio un manto di violette,
e primule su monti e collinette,
distese di gigli e mimose,
alternate a boccioli di rose.
piccole e grandi prede
ognuno con la propria sede:
c'è invece chi pensa
di riempir la dispensa,
senza nulla spartire
con chi ha meno l'ardire.

Ma io sono pittrice,
mica giudicatrice.
quando fanno i capricci,
o combinan pasticci,
i bambini.si sa.
sculacciarli.ma va!
Meglio dolci maniere,
niente occhiate severe,
ma, con tono pacato,
dir loro:"è sbagliato".

Son giunte alle mie orecchie
lamentele, ahimè, parecchie
da folletti e puffi,
figlioli, alquanto buffi,
di Flora Vegetale
e Fauna Animale.

Sicché, poso il pennello
e dall'alato mio sgabello,
afferro lo Stivale
e spargo un po' di sale
su terre confinanti
ed altre più distanti.

"Insomma, è inaudito,
verso ognuna punto il dito,
possibile che l'Italia
vi debba far da balia?"

Così, per l'appunto,
da ciò prendo spunto
e rifaccio il contorno,
di ricami più adorno,
d'ogni singol Paese:
"Non sento pretese,
dimensioni uguali,
niente slanci spaziali".

Dall'Anatolia all'Indo
alcun confine scindo
e scelgo dalla mia lista
la scimmia che torna in pista:
siccome è un po' sciatta,
all'Oriente di adatta.

Ma, essendo io un'artista,
la vorrei trasformista
per cui mi appello,
dall'alato sgabello,
allo zio Pigmaglione,
della Western Nazione.
ché la prenda per mano
o, con l'aeroplano,
la sorvegli dall'alto,
consigliandole un salto
dai modi selvaggi
a pensieri più saggi.

Lo zio del Far West,
se supera il mio test,
merita un aspetto
da volatile provetto:
un'Aquila Reale
che non vanta alcun rivale,
sia per la vista acuta
che ogni preda scruta
e, presa in un lampo,
non le lascia scampo,
sia pel portamento
fiero, nel movimento.

Ma spesso il più forte,
spalancategli le porte,
si sente, ahimè, in dovere
d'usar dure maniere,
per cui la temperanza
diventa tracotanza.

"Suvvia Real sparviero
ammetta si è vero!"
allora il rimedio
che suscita tedio,
capisco, per Reali,
che al batter dell' ali
ottengono che il mondo
gli faccia il girotondo,
sia un sacrificio
atteggiarsi da micio;

Eppure ideale,
Uccello Reale,
sarebbe il connubio,
senza alcun dubbio,
fra nobil portamento
e cauto atteggiamento.

Se superi l'esame,
vedrai, che quello sciame
di rivali più piccini
abbasserà i suoi crini.

Di contro, devo dire,
che il Sud mi fa intristire
poiché quel Continente
ha un manto avvilente:
la deforestazione
continua la sua azione
e le piume del Pulcino,
che fa un pisolino,
così lo disegno,
il Latino Regno,
si son, ahimè, ridotte
per sostanziali botte,
a ciuffi affievoliti
e sempre più patiti.

Il Brutto Anatroccolo
si è ridotto ad un moccolo.

"A Voi, Nazioni fiere,
rivolgo le preghiere:
perdete la pretesa,
sulla bestiola arresa,
di spennarle il manto,
unico suo vanto!"

"Se ognuno si astiene
dall'imporre catene
un lungo arcobaleno
appaia in un baleno
da 'sto emisfero all'altro"
dove c'è un tipetto scaltro!
Sovietico è il mandrillo,
il nome.Coccodrillo;
l'ho colto nella siesta
il "russar" lo manifesta
e, riverso sul pancione,
avrà fatto indigestione
di inermi pesciolini
incappati in quei canini.

Vorrei fargli un dispettuccio
che diventi un lieve cruccio:
cavargli qualche dente
mi stuzzica la mente,
prenderlo per la coda
e immergerlo nella soda
per detergerlo del male
che è raschiato via dal sale!
Nel riflesso dei miei occhietti,
si colorano due insetti
di grandezza esorbitante
come un mitico gigante:
si tratta della Cina,
Formica un po' felina,
per la forza notevole
ed il senno pregevole,
e del nobil Giappone
che ho dietro il pungiglione:
l'ho reso Ape regina
che il palato affina,
grazie al suo prodotto
cui caro è lo scotto
per qualche Paese
che vien lì a far spese.

Se, poi, guardo verso il basso,
si riposa sopra un sasso
un bellissimo Gabbiano:
è il Continente australiano.
Lo splendor del suo piumaggio
a Natura rende omaggio;
e capisco che chi sogna,
aspettando la cicogna,
lo vorrebbe incontrare
e lasciarsi catturare!

Ma se penso al mio Paese,
beh anche Lui vanta pretese:
clima mite e temperato,
il paesaggio suo incantato,
la delizia dei suoi piatti,
per cui vanno tutti matti.
e la gente, in prevalenza,
ben disposta, all'occorrenza,
ad offrire due spaghetti,
pisolando, poi, sui letti,
al fuggiasco disperato
che vien qui da emigrato!

Questa è l'era del benessere,
quasi tutti hanno le tessere:
in Europa i più ricchi,
e anche Noi siam degli spicchi,
sono Inghilterra e Francia,
cui la Spagna pur s'aggancia;
la Germania, più altezzosa,
un dì è stata litigiosa
ma adesso, che è cresciuta,
in questioni serie aiuta.
Tutti questi Staterelli,
li considero fratelli,
come cuccioli meticci
ciascuno con propri feticci.
Nel mio sogno strampalato
hanno il posto assegnato.

Uso tinte ad acquarello,
con la punta del pennello,
perché già Madre Natura
li ha nutriti con gran cura.

Qui finisce la mia storia.
"Avrà suscitato noia?"
Mah.comunque non fa niente!
e sorrido ad ogni gente:
bianca, gialla e olivastra.
nera e concia come un rastra.

Il mio sogno s'è avverato:
un Mondo Cartoneanimato!

Leggete questa e le altre dolci filastrocche anche se siete cresciuti e poi raccontatele a fratellini, figli, nipoti o alunni... ma ricordate di citare sempre chi le ha scritte!

Vai all'indice di questa sezione